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| Foto di Salvatore La Marca |
È calato ieri il sipario sulla stagione 2023/2024 del Noto. Fra l'amarezza e la voglia di guardare avanti, per il Presidente Angelo Giudice è tempo di bilanci. "Di tutte le stagioni affrontate sotto la mia guida, questa è stata sicuramente una delle più rocambolesche, fra i tanti imprevisti subito risolti e quelli apparentemente senza via d'uscita, dai quali siamo venuti a galla gettando il cuore aldilà dell'ostacolo, io come tutta la Dirigenza", afferma il giorno dopo la sconfitta di Mazzarrone. Sconfitta che brucia ma che non ha colpevoli: "ai ragazzi non ho nulla da rimproverare, ritengo anzi doveroso ringraziarli per la tenacia con la quale hanno affrontato tanto i momenti più piacevoli quanto quelli più difficili. In quest'ultimo mese abbiamo dovuto affrontare cambiamenti repentini e profondi, e loro hanno risposto compattandosi, riuscendo ieri ad esprimere sul campo una delle più belle prestazioni che io abbia mai visto".
"Proprio per questo motivo", prosegue, "non posso fare a meno di sentirmi derubato della Promozione, che era virtualmente nostra fino agli ultimi minuti della ripresa e che quasi toccavo con mano. Derubato non per demeriti del Serradifalco - i nisseni hanno disputato una buona gara e a loro faccio i miei complimenti - ma perché meritavano un altro epilogo le emozioni vissute tanto sul campo quanto in tribuna. I netini giunti a Mazzarrone erano veramente tanti e i gruppi ultras hanno con i loro cori incitato ininterrottamente la squadra durante tutta la durata della gara. Il loro sostegno è stato fondamentale per tutti noi, e questo è il risultato di un percorso che abbiamo intrapreso insieme a loro e a tutta la Noto sportiva. I traguardi raggiunti in questa stagione sono anche merito loro".
Un'ultima riflessione il Patron del Noto la dedica al futuro. "Le decisioni vanno prese ragionandoci, con la consapevolezza che una strada va intrapresa solo se è possibile portarla al termine: questo è sempre stato il modus operandi del Noto Calcio sotto la mia guida. Dobbiamo comprendere l'evoluzione di alcuni fattori fondamentali - campo e risorse economiche prima di ogni altra cosa - prima di iniziare a definire gli obiettivi e a compiere le scelte più appropriate".
Francesco Testa
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